"libero pensiero e libera espressione, senza pregiudizi e senza schieramenti"

lunedì 19 luglio 2021

ALLINEAMENTO AZIENDALE: FATTORE CHIAVE PER IL SUCCESSO DI UN’ORGANIZZAZIONE

BUSINESS E STRATEGIA

di Maria Lanzetta

E’ noto a molti - specie a chi è alla guida di un’azienda o di  un dipartimento - come all’interno dei comitati direzionali e nei CDA si vada spesso muniti di “coltello in mezzo ai denti” e, ancor peggio,  di come, al di là di quello che si condivide “sulla carta” durante riunioni fiume, ognuno poi vada avanti con le proprie idee, non seguendo un possibile piano concordato.

Sempre più spesso si parla di allineamento aziendale, in modo particolare a livello di management, ma nella realtà sono ancora tantissime oggi le aziende che fanno un’enorme fatica ad applicarlo. E’ fin troppo ovvio evidenziare come l'allineamento organizzativo costituisca una dei fattori chiave per un successo aziendale duraturo nel tempo. 

George Labovitz, autore del libro  “The Power of Alignment” (edizione John Wiley and Sons), definisce l'allineamento come "quello stato ottimale in cui strategia, dipendenti, clienti e processi chiave lavorano in concerto per sostenere la crescita e accrescere i profitti". Secondo Labovitz, infatti, le organizzazioni allineate beneficiano di una maggiore soddisfazione di clienti e dipendenti e producono risultati migliori per tutti gli stakeholder, sia a livello di gestione, sia a livello di execution, ricavandone poi  un reale vantaggio competitivo per l’azienda stessa.
Ma cosa vuol dire nella pratica azienda allineata? Di fatto consiste nella capacità da parte del management di mettere in piedi un’organizzazione in cui ciascuno, sia a livello direzionale, sia operativo, sia ben consapevole di quali siano  le finalità del business e gli obiettivi aziendali, conosca perfettamente quali siano i valori su cui si fonda l'azienda e come questi prendano forma concretamente all’interno del team e delle strategie aziendali. Solo così ciascun collaboratore potrà concorrere in modo attivo e proattivo al successo della propria organizzazione, che diventerà il successo e il benessere di tutti e di ciascuno.

Ma in che me modo si può mettere in piedi un’organizzazione allineata? Beh, innanzitutto, sembrerebbe scontato, è necessario che l’allineamento sia a livello di direzione e questo forse è lo scoglio più duro da superare: riuscire a mettere sulla “stessa lunghezza d’onda” un team di manager e dirigenti, ciascuno con la propria visione e le proprie convinzioni, talora poco disposti e predisposti al confronto e al mettersi in discussione, è sicuramente fondamentale per qualsiasi strategia da adottare all’interno di un’azienda. Questo significa che prima di partire e passare all’operatività i comitati direzionali devono aver condiviso e in qualche modo “sottoscritto”, la mission, la vision e gli obiettivi aziendali; dopo di ché ciascuno li condividerà con i rispettivi dipartimenti e team, attraverso una comunicazione trasparente e assertiva, disposti anche ad ascoltare le obiezioni di chi in qualche modo dissente. Una volta che ogni singolo dipendente, a qualsiasi livello, avrà chiara la direzione in cui vuole andare l’azienda e i traguardi che vuole raggiungere, sarà molto più semplice per il manager ottenere l’engagement di ogni membro del team nell’operatività quotidiana.

Di base quindi parleremo di allineamento orizzontale e trasversale fra chi è alla guida dell’azienda, che non deve avere nessuna zona d’ombra e di allineamento verticale tra ciascun manager e il proprio team, a scalare. Va da sé che se si riesce ad avere la maturità, la trasparenza e l’onesta intellettuale ai “piani alti”, per arrivare ad un allineamento di strategia, sarà molto più semplice riproporre questo modello all’interno dei propri team, ottenendo così una modalità operativa armonica, focalizzata e quindi più produttiva.

Esiste un’infinita quantità di analisi  condotte su diverse tipologie e campionature di aziende, che evidenziano come in moltissime realtà la maggior parte dei dipendenti non conosca neanche quali siano gli obiettivi a breve termine della propria azienda, così come, di contro, in altri studi emerge che con un efficace allineamento aziendale, la produttività può aumentare in modo esponenziale.
Il processo deve dunque partire dall’alto, il disallineamento e l’assenza di armonia tra i manager viene inevitabilmente percepito ai vari livelli, creando, con effetto domino, un senso di sfiducia nell’azienda, malessere e disorientamento, con conseguente impatto negativo sulla produttività e sull’efficienza. 

Per tenere sotto controllo l'allineamento e per comprendere in quale aree ci siano delle criticità, può essere molto utile realizzare degli assessment periodici e delle survey interne, con l'obiettivo di monitorare il livello generale di allineamento,  compararne il grado all'interno delle varie unità organizzative e, nel caso, individuare in modo tempestivo eventuali discostamenti,  con l’obiettivo di applicare interventi mirati e azioni correttive immediate finalizzate al miglioramento, una volta che sono stati identificati i punti deboli.

Aumento del rendimento, morale più alto, percentuale più bassa del turnover aziendale, maggiore efficienza nel raggiungimento degli obiettivi, capacità di prendere decisioni importanti più velocemente e capacità di adattarsi più agilmente ai cambiamenti sono solo alcuni dei numerosi vantaggi derivanti da un allineamento aziendale che parte a livello direzionale e si trasmette a cascata, in modo virtuoso, nei diversi dipartimenti e a seguire all’interno dei singoli team.

Articolo analogo anche su: NewsImpresa - MindUp Pentaconsulting