SCENARIO
di Maria Lanzetta
Indubbiamente i cantieri di quest’ultimo anno e mezzo a Bologna stanno mettendo a dura prova la pazienza dei cittadini per i quali ormai spostarsi, sia in auto sia con i mezzi, si è trasformato in un vero e proprio incubo!
A questo si aggiunge che
questa problematica è diventata la grande scusa per la TPER per giustificare la
propria inefficienza. Proprio oggi ho aspettato in Piazza dei Martiri 40 minuti
in attesa del 28, che è arrivato saltando totalmente 3 corse: doveva arrivare
alle 9.05 è arrivato alle 9.43 e l’assurdo che abbiamo anche dovuto aspettare
2 minuti perché quella era la corsa delle 9.45! Ma le altre tre dove erano
finite? La spiegazione della scortesissima autista del bus 5910 – che mi ha
mandato letteralmente affanc…. – faceva riferimento al solito ingorgo in
S. Donato. Bene, posso capire – ma anche fino a un certo punto - il ritardo, ma
i tre bus precedenti che sarebbero comunque dovuti arrivare – in ritardo - che
fino hanno fatto? Sono stati inghiottiti dall’asfalto?
Allora, primo: ci sono i
cantieri del tram, lo sappiamo già da un po’: come mai la mobilità cittadina
non ha ritarato gli orari con i nuovi tempi di percorrenza?
Secondo: è periodo di fiera – il 28 porta in fiera – come mai TPER che sicuramente è a conoscenza di tutti gli eventi fieristici, non pianifica una programmazione adeguata?
Terzo: non solo non viene fatto nulla in relazione ai primi due punti esposti, ma addirittura vengono soppresse le corse, con la conseguenza che l’utenza - che si sarebbe dovuta distribuire su quattro corse -, si ritrova tutta concentrata in un unico autobus, in piedi con un caldo soffocante, con anche gli autisti che ti mandano a quel paese e che, con insopportabile vittimismo, dicono “noi lavoriamo”! Invece noi no! Noi prendiamo i mezzi per fare il tour di Bologna? Anche noi lavoriamo e arriviamo in ritardo al lavoro per colpa di una mobilità del tutto inadeguata e, lasciatemi dire, anche un po’ truffaldina!
Secondo: è periodo di fiera – il 28 porta in fiera – come mai TPER che sicuramente è a conoscenza di tutti gli eventi fieristici, non pianifica una programmazione adeguata?
Terzo: non solo non viene fatto nulla in relazione ai primi due punti esposti, ma addirittura vengono soppresse le corse, con la conseguenza che l’utenza - che si sarebbe dovuta distribuire su quattro corse -, si ritrova tutta concentrata in un unico autobus, in piedi con un caldo soffocante, con anche gli autisti che ti mandano a quel paese e che, con insopportabile vittimismo, dicono “noi lavoriamo”! Invece noi no! Noi prendiamo i mezzi per fare il tour di Bologna? Anche noi lavoriamo e arriviamo in ritardo al lavoro per colpa di una mobilità del tutto inadeguata e, lasciatemi dire, anche un po’ truffaldina!
E’ evidente che l’azienda di
trasporti ha deciso di far economia a discapito dei cittadini che, tra l’altro,
dal 1° marzo scorso hanno subito anche un aumento del 50% sulle tariffe degli
autobus.
E l’amministrazione che fa? Ah già … stanno
lavorando per noi! Lo hanno scritto sui cantieri del tram.
